L’approccio alimentare suggerito dal Metodo Adamski non mette il focus sul cibo o su quello che dovremmo ingerire. Piuttosto si concentra sul come il cibo transita nel nostro intestino e sugli effetti che questo può avere per la nostra salute. L’attenzione è proprio su quello che dobbiamo smaltire dopo aver mangiato.
Adamski parla di intestino, il tubo digerente, come del “secondo cervello”. Quella parte di noi essenziale alle funzioni della vita che non possiamo permetterci di trascurare. È importante infatti curare la digestione vedendola proprio come una questione idraulica: il tubo digerente funziona male se viene ostruito, esattamente come avviene per il nostro lavandino. La differenza sta nella modalità di pulizia. Ecco a cosa serve il Metodo Adamski: a indicarci la via per un intestino che funziona e che è capace di far transitare il cibo ingerito permettendo altresì che i nutrienti vengano assorbiti dal nostro sistema.
Il fondamento: cibi veloci e cibi lenti.
Lo scopo di Adamski per permettere il transito ottimale del cibo nell’intestino è quello di evitare la fermentazione degli alimenti. Per far si che ciò avvenga è necessario non mischiare quello che lui definisce cibi “lenti” e cibi “veloci”. Ecco che qui scopriremo tanti abbinamenti a cui siamo normalmente abituati e che forse dovremmo smettere di considerare come validi per il nostro benessere.
Abbinare cibi veloci a cibi lenti comprometterebbe di gran lunga le funzioni dell’intestino poiché questo dovrebbe lavorare per il triplo del tempo per permettere lo smaltimento dei cibi. Il che implicherebbe per noi un accumulo di scorie e l’incapacità di assorbire i nutrienti dagli alimenti. Gli effetti sono gonfiore e difficoltà nell’evacuazione.
Cibi veloci
Praticamente tutta la frutta (salvo cocco e avocado), anche quella essiccata.
Oltre alla frutta ci sono altri cibi veloci, considerati “finti lenti” come il pomodoro, il miele, lo yogurt vaccino, la zucca, i peperoni, i peperoncini, il curry.
Questi cibi non andrebbero associati a quelli lenti per non avere ripercussioni a livello intestinale. E quindi addio alla pizza margherita!
Cibi lenti
I cibi lenti sono quasi tutto quel che resta: la maggior parte degli alimenti di cui ci nutriamo. Sono lente le verdure, tutti i cereali (pasta, pane, riso, patate, mais), le proteine animali e vegetali (carne, pesce, uova, legumi, seitan, tofu, formaggio). Sono cibi lenti anche le noci, nocciole, mandorle, castagne, pistacchi arachidi.
Cibi neutri
Sono da considerarsi cibi neutri, ovvero abbinabili indifferentemente ai veloci e ai lenti la cipolla, l’aglio, l’olio, l’aceto, le erbe aromatiche, le spezie (tranne curry e paprika). Sono neutri anche la melenzana (unica verdura neutra), lo zucchero, il vino rosso, il latte vaccino, il caffè e il cioccolato.
